Caffè Mauro (120 addetti, inclusi gli agenti) ad aprile festeggerà i 70 anni. La società era entrata in crisi finanziaria nei primi anni del 2.000 e nel 2008 fu acquisita da Fabrizio Capua che in questi anni ha portato a compimento il processo di ristrutturazione e rilancio. Nel 2018 la società chiude con un fatturato di 20 milioni di euro. L’attività è divisa tra consumi a casa con la moka che rappresentano il 24% dei ricavi. I bar e i ristoranti il 60% e il vending il 16%. Il 45% dei ricavi è realizzato all’estero. L’ambizione è rafforzare il business delle capsule e delle cialde compatibili con Nespresso e Nescafé, anche grazie al traino dell’e-commerce. Un nuovo piano industriale prevede una ulteriore crescita all’estero e il progetto di avviare una catena di caffetterie, partendo proprio da Milano e magari in partnership con un operatore del settore. E raccogliere così la sfida lanciata da Starbucks. L’idea però è anche di giocare il ruolo di consolidatore su un mercato molto frammentato che in Italia conta oltre 700 torrefazioni. «I nostri impianti di produzione sono utilizzati solo al 30%. C’è spazio per sostenere altri marchi», spiega Capua. La holding ora è alla ricerca anche di altri marchi dell’alimentare, magari da risanare.

(fonte corriere.it)

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